Teatro dell’Opera

1946 ad oggi

Con il risultato referendario del 1948 e la conseguente proclamazione della Repubblica nella denominazione del Teatro dell’Opera decade l’aggettivo “Reale” . E’ importante sottolineare che l’attività del teatro non si è mai interrotta nel corso delle due ultime guerre mondiali, si è anzi paradossalmente intensificata. Tra il 1958 ed il 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, l’edificio teatrale subisce nuove trasformazioni sempre ad opera dell’architetto  Marcello Piacentini. La facciata radicalmente trasformata  in stile modernista, permette di ricavare nuovi spazi interni per uffici ed altri servizi. Viene inoltre completamente rinnovato il foyer d’ingresso, con un rivestimento in marmo e con una scala a tenaglia che sale verso il foyer di prim’ordine. In quest’ultimo spazio, dove un tempo era situata la sala dei concerti del Costanzi, Piacentini realizza un grande salone con soffitto a cassettoni da cui pendono moderni lampadari in vetro lavorato da lui stesso disegnati. Il Teatro ha proseguito la sua attività artistica, senza soluzione di continuità, ospitando i maggiori interpreti del panorama nazionale ed internazionale.  Con un’attenzione particolare alle “novità”, vocazione sviluppata sin dall’inizio essendo nato relativamente tardi nel panorama musicale italiano.

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